L’OSSERVATORIO NAZIONALE REVISIONI pubblica una statistica periodicamente
I dati sono:
176.712 revisioni rilevate a Palermo e provincia da gennaio a settembre 2012 (9 mesi)
176.712 : 9 mesi = 19.634 revisioni in media al mese
19.634 revisioni medie mensili x 12 mesi = 235.608 revisioni nel 2012 nelle 131 autofficine autorizzate alla revisione
235.608 revisioni x 2,70 € di introito al comune x ogni bollino rilasciato dal centro revisione
= 636.141 euro di introiti all’anno per il comune per il bollino blu.
Ecco un ipotesi per incentivare concretamente e non in maniera astratta la mobilità sostenibile.
Il comune potrebbe:
- aprire un capitolo di bilancio per raccogliere i 2,70 euro di ogni bollino e uno solo ed esclusivamente per dare incentivi ai cittadini per acquisto di bici normali (100 euro a bici) e a pedalata assistita (250 euro a bici).
- Fare un avviso pubblico nel quale invita entro 1 mese Associazioni sensibili al tema della mobilità sostenibile (ambientaliste, a tutela dei consumatori) e aziende della città e della provincia che vendono biciclette.
- Firmare entro 2 mesi un protocollo di intesa con queste associazioni nel quale il comune si impegna tassativamente a distribuire tutti i 636.000 euro circa in un anno (raccolti dall’emissione del bollino in fase di revisione) ai cittadini per l’acquisto di bici normali e a pedalata assistita presso le aziende che hanno firmato il protocollo con il comune
- Prevedere il tetto massimo dei 636.000 euro raccolti e un sistema a graduatoria temporale dei richiedenti fino ad esaurimento fondi.
- Prevedere una rendicontazione pubblica sul sito web comunale delle somme raccolte e di quelle periodicamente erogate ai cittadini per l’acquisto di bici (trasparenza)
- prevedere uno sportello sia online che fisico in un ufficio del comune nel quale ogni cittadino che ha fatto la revisione (ed è quindi in possesso del bollino blu) può rivolgersi per ottenere l’incentivo comunale per l’acquisto delle bici.
Con 636.000 euro annui si possono dare contributi di 100 euro a cittadino per un totale di 6.360 bici normali, oppure per 2.544 bici a pedalata assistita oppure per 3.180 bici normali e 1.272 bici a pedalata assitita.
Si raggiungono i seguenti obiettivi:
- si incentiva l’uso della bici finanziando l’acquisto di un numero elevato di bici
- si incentiva l’economia locale delle aziende che in città e provincia vendono biciclette, ed in periodo di crisi fa benissimo.
- Si rende il pagamento del bollino blu, non come una vera e propria tassa sgradevole, ma come una possibilità di avere in cambio una bici per i primi che faranno richiesta al comune.
- Si rende il tutto quasi un gioco a premi e quindi meglio accettato rispetto all’imposizione senza nulla in cambio.
Il comune deve fare questi passi se vuole mantenere la tassa del bollino, altrimenti la vaga promessa della delibera del 2012 di investire il ricavato del bollino blu in iniziative di mobilità sostenibile non è affatto credibile.
Questa amministrazione in campagna elettorale ha fatto della parola partecipazione la propria bandiera. Bene che accetti questa proposta. Solo allora potremmo dire che rende i cittadini partecipi della vita pubblica e delle scelte istituzionali.
Attendiamo risposta.
Aggiungerei il potenziamento del car sharing attraverso la creazione di nuovi punti di sosta , ma anche attraverso incentivi volti ad abbattere i costi di ingresso al servizio.. Magari per le fasce più sensibili come giovani e meno abbienti, non tanto sensibili a temAtiche ambientali quanto a quelle della propria economia
Aggiungerei, che si dovrebbe controllare il prezzo delle bici prima di stipulare la collaborazione, perché non vorrei che finisse come gli incentivi del GPL che poi alla fine erano annullati dal cartello fatto dalle officine.
La chiamino col vero nome, ecotassa, e la facciano pagare a chiunque possegga un mezzo a motore termico, dal cinquantino all’autoarticolato e io per primo la pagherò senza problemi.
Ma questa buffonata del bollino fuorilegge finisca una volta per tutte.
La campagna elettorale è finita da un pezzo.
Proposta impeccabile, che come gia’ detto sarebbe dovuta essere inerente gia’ nell’introduzione di questa tassa.
Ma si sa, per fare cassa e pagare i parassiti il Comune di Palermo ricorre a tutti gli escamotage.
Trasparenza e’ una parola troppo grossa per certi politicanti che blaterano e fanno solo una cosa: comprarsi i voti sulle spalle di chi lavora e paga le tasse!